lunedì 12 luglio 2010

Mark Knopfler - Lucca- 10 luglio 2010



Finalmente sono riuscita a vedere Mark Knopfler dal vivo! E' il mio idolo fin da quando ero ragazzina. Fin da quando era nei Dire Straits. Le sue canzoni mi hanno accompagnato nei momenti tristi e anche in quelli felici della mia vita. Ogni nota, ogni straordinario tocco della sua chitarra mi ricorda qualcosa di importante. Riporto qui un brano ispirato ad una sua famosa canzone "So far away" con cui ho vinto una maratona di scrittura e che mi ha portato alla finale nazionale di Ravello del concorso Volo Rapido 2008. Così oltre ai miei volatori piacentini, compagni di penna e di vita, ho potuto conoscere quelli che sarebbero diventati oltre che colleghi aspiranti scrittori anche grandi amici: Emy, Anna, Luisella, Simone, Francesco, Fabrizio, Gianluca, Enrico... solo per citarne alcuni. Da ragazzina scrivevo per la fanzine "Solid Rock" e per i "knopfleriani". Molti si chiedono cosa ci trovi in quest'uomo non giovanissimo e nemmeno bello, molto schivo, fuori dallo star system e dai suoi scandali. Io rispondo così: l'anima. Quella che io avverto nelle sue canzoni e nella sua musica. In quel tocco che io riconosco immediatamente tra mille.

Avere un idolo è come vivere una grande storia d'amore, in fondo, no? E poi ho avuto occasione di visitare una bellissima città come Lucca, dove si teneva il concerto e incontrare persone...stupende, che saluto con immenso affetto.


"So far away from me” ( Volo Rapido 2008)

L’alba. L’ora del giorno che più mi piace, che più mi si addice.
Come il suo colore.
Che è quello del tempo, dell’indefinito, del blu che va a passeggio tra le nuvole rosse.
E’ come una nota musicale, una corda di violino tesa in un accordo diverso dal carattere gioioso di un Do o di un Fa, o giovane e squillante di un Sol. E’ un Si minore, una sfumatura di malinconia persa in un sorriso.
Forse la malinconia di Dio.
E’ in quest’ora che ritrovo me stessa e il mio corpo
L ’ultravioletto penetra le mie carni senza bruciarle. E io corro, corro libera.
Le mie gambe dapprima sembrano incollate al terreno, contratte dalla fatica, poi improvvisamente volano… e decollano nel cielo assieme alla mia mente.
<< So far away from me…>> canta Mark Knopfler dei Dire Straits nel mio i-pod, e io penso sempre a te in questo punto del parco, a te che sei lontano.
E corro sempre più forte, pensando di inseguirti e di raggiungerti, finalmente.
Ma ieri sera mi hai mandato quel messaggio.
Mia madre mi ha tenuto stretta tra le braccia tutta la notte e mi ha lasciato piangere.
Non volevo nemmeno andare a lavorare, ma invece sono venuta persino a correre.
Stavolta a correre lontano da te.
Non è giusto però scappare. Mai.
E così eccomi seduta su questa panchina.
Come nel Truman Show sfilano tutti i miei compagni di strada: cani, atleti, vecchi patetici con le loro tute colorate, donne vagamente anoressiche, donne evidentemente bulimiche. Sembra che tutti rincorrano qualcuno o scappino da qualcosa.
La forma fisica è solo un pretesto.
E queste nuvole…
Scorrono sopra la mia testa, la stessa testa che fino a ieri aveva in mente solo te.
C’è la solita coppia di fidanzatini. Splendono come pianeti benevoli di un oroscopo fortunato.
Tutti al loro passaggio riflettono il loro amore, come satelliti invidiosi.
E anch’io oggi sono una luna acida e stizzita.
Ma ecco, il colore del cielo sta cambiando. Gli uccelli spaventati emettono suoni striduli.
Il grigio cupo minaccia pioggia, e il silenzio cala sulla coppia.
Eccoli ora i due, immobili e ostili.
Non è piovuto, e sono ancora qui, sulla panchina.
Tra pochi minuti devo tornare al mio lavoro, quel lavoro per cui siamo così lontani, uomo della mia vita.
I due ragazzi ora si stanno baciando: non si sono lasciati, anzi orbitano l’uno intorno all’altra come stelle gemelle.
Il mutare repentino del tempo e dei loro sentimenti però ha commosso nel profondo il mio spirito. E mi fa sperare.
Forse tornerai.
Forse potrò tornare a correre e a inseguirti “…. So far away from me”.
(GCP)

6 commenti:

  1. grandi sensazioni giusy, hai ragione: sei bravissima a renderle parole vive.
    stessa cosa per me a milano
    sono riuscito a fare qualche video (circa un'oretta).
    per ora ne ho pubblicati 3 sul mio blog:

    http://dasnibba.blogspot.com/2010/07/mark-knopfler-live-milano-arena-civica.html

    spero piacciano anche a te

    ciao

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  2. Andrò subito a vederlo. Io ho caricato un video su you tube! Il mnio primo in assoluto!
    Cerca speedway at nazareth lucca 2010. Non sono capace di metterlo qui sul blog :-(!
    Ciao!

    Giusy

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  3. Ti ho mandato mail con qualche dritta per pubblicare i video già pubblicati su youtube sul tuo blog: vorrei poi aggiungere il link del tuo blog alla mia pagina principale nella sezione "link amici". posso?

    ciao

    sergio

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  4. Fatto!
    Grazie di cuore per i consigli!! Certo che puoi!!
    Ciao!

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  5. Sono ateo,ma Mark Knopfler è una delle prove dell'esistenza di Dio! Io l'ho visto a Roma...

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