mercoledì 27 aprile 2011

28 aprile 2010 - 28 aprile 2011

Domani ricorre un anno esatto dalla mia partecipazione al Milionario.
Domani sarà un altro giorno importante per me… in cui comunicherò una decisione.

Sembra che certe date non siano casuali.
Sembra che il fattore causa-effetto si sia sintetizzato in questa data: 28 aprile.

Senza quel 28 aprile 2010 non ci sarebbe stato questo 28 aprile 2011.

Ricordo quelle strane giornate come un sogno, un bel sogno, naturalmente. Ma completamente irreale, a tal punto che l’ho quasi rimosso.

Concentrandomi, mi viene in mente che avevo una carica enorme, sprizzavo energia da tutti i pori. Se ci penso non mi sembra vero.
Il buio dello studio e poi le luci… la sensazione di guardarmi dall’esterno.
La stranezza è che i miei ricordi sono solo quelli di quando mi sono rivista...

Quella in studio non ero io…

Ero io solo fino a quando ero dietro le quinte con i miei compagni di gioco, tutti frementi in attesa della chiamata.
Stavo scrivendo i numeri di tutti i loro cellulari, le loro mail quando hanno detto “Tocca a te!” . Poi li ho persi tutti. Peccato…
C’era un ragazzo coltissimo caduto su una domanda impossibile… E una bella ragazza di origini argentine. La signora che ci raccontava barzellette per tenerci su… Il ragazzo del nord che gareggiava in un fantomatico palio della rana e quello del sud, il professore.
Dal video facevamo il tifo per gli altri e intanto qualcuno ripassava la geografia su un atlante.

La truccatrice più anziana aveva il viso di chi ne ha viste tante… Passava il pennellino sulle nostre labbra quasi senza guardarci, ma nessuno me le ha mai disegnate così bene.

I panini erano molto freddi ed erano dentro un contenitore blu.
Quando due colleghi concorrenti ( il pisano e il professore) mi hanno portato fuori a bere con loro un caffè ( io no, io il solito the), dato che ci mancava tanto alla “chiamata” c’era un sole accecante in quella stradina, vicino alla palazzina dello studio e mi piangevano gli occhi.

Ho ricevuto in quei giorni dimostrazioni di amicizia di cui poi mi sarei un po’ dimenticata. Le mie colleghe ad aiutarmi, tutte. I miei amici del cuore. La mia direttrice ed il mio ex direttore. Le ex CZ (Z stava per zitelle ) nel frattempo fidanzate, sposate, due addirittura neomamme… quasi che pubblicizzandole io abbia portato loro fortuna). I miei Volatori. Grazie ancora.

Per il resto non ricordo quasi nulla…solo visi che emergevano dal buio. Un personaggio famosissimo, che poi avrei anche rivisto dopo pochi mesi, tanto simile a se stesso da sembrarmi egli stesso un ologramma.

Con la mia piccola vincita non ho deciso nulla finora. Finora.
Fino al 28 aprile 2011. Domani qualcosina deciderò.

Che poi non ho vinto tantissimo. A volte però basta anche poco per cambiare la vita.
Un soffio di vento, un battito di palpebre, una scintilla che a volte accende il fuoco, a volte si spegne subito.

Chissà cosa avrei fatto se avessi vinto un milione.
A volte ci penso ma non riesco a darmi una risposta.
Chissà se sarei riuscita a gestire un evento simile.

Credo che sarei lontana… lontana da qui. Che però poi lontana sono sempre, in realtà.
Ma è la mia natura non essere mai dove sono.

Forse ci capita solo quello che siamo in grado di affrontare.
E’ qualcosa che diceva anche un famoso falegname due millenni fa.

Meglio allora avere spalle forti se si vuole una vita piena di avventure e di emozioni... Anche se l'emozioni più bella per me è scrivere, o perlomeno riuscire a scrivere in un certo modo. Con mente fresca, con voglia, inondando la carta di me... perché di me rimanga qualcosa...
Non importa cosa... ma qualcosa.

D’ora in poi spero di avere più tempo da dedicare a questo blog, e, in genere, alla scrittura.

Quindi a prestissimo, cyberamici…

mercoledì 20 aprile 2011

CATTOLICA!!!




A BREVE IL RACCONTO DI TUTTA LA MAGICA SERATA.

GRAZIE ALL'ASSOCIAZIONE PEGASUS, GRAZIE A ROBERTO SARRA E ALLA SUA FAMIGLIA, ALLE SPLENDIDE AMICHE MARINA PRATICI, DANIELA QUIETI, LELLA DE MARCHI, AD ANDREA PORTI,A TUTTI TUTTI I CARI VECCHI AMICI DELLA SPLENDIDA CATTOLICA E A TUTTI I NUOVI AMICI A CUI HO DATO IL RIFERIMENTO DI QUESTO MIO PICCOLO BLOG.
BENVENUTI!!

lunedì 11 aprile 2011

Elizabeth Barrett Browning



Sono affascinata da Elizabeth Barrett, una delle più grandi poetesse di tutti i tempi.
L'ho conosciuta in modo casuale, e solo dopo aver scritto una poesia che, senza volere, assomigliava un pochino alla sua...
Allore ho pensato... giuro, giuro che non l'ho copiata, che non l'ho mai letta... ma assomigliano tanto... Più che altro è simile il sentimento, l'ansia di essere amate...
Forse sono un po' pazza, ma chi se ne importa ;-)... questa lettura mi colpì tanto, all'epoca.


Se devi amarmi, per null'altro sia
se non che per amore. Mai non dire:
"L'amo per il sorriso, per lo sguardo,
la gentilezza del parlare, il modo
di pensare così conforme al mio,
che mi rese sereno un giorno".

Queste son tutte cose che posson mutare,
Amato, in sè o per te, un amore
così sorto potrebbe poi morire.

E non amarmi per pietà di lacrime
che bagnino il mio volto. Può scordare
il pianto chi ebbe a lungo il tuo conforto,
e perderti.

Soltanto per amore
amami - e per sempre, per l'eternità

(EBB)

Impara ad amarmi.
E’ tanto difficile amarmi?
E non solo il mio corpo,
quattr’ossa
mescolate a morbida carne
domani già polvere.
Ama le mie debolezze,
ti prego,
amale tanto,
tanto da proteggerle dal mondo.
Ama la parte di me
che conosci
Ama il mistero di quella
che ignori.
Ama ciò che mi rende diversa
dagli altri.
Ama ciò che mi rende uguale.
Ama ciò che ti sorprende.
Ama ciò che ti rassicura.
Amami con coraggio:
l’amore è un leone
che si muove spavaldo
non un coniglio spaventato
che fugge al primo sparo.
Amami con un pizzico di follìa
ché l’amore senza follìa
è una minestra senza sale.
Amami come se dovessi
conquistarmi
perché desiderata da tutti,
prenditi cura di me
come se non mi volesse nessuno.
Amami “nonostante”
Amami “siccome”
Amami “affinché”,
ma non amarmi “quando”
amami “SEMPRE”.

(GCP)

"Soltanto per amore
amami - e per sempre, per l'eternità" "amami SEMPRE"

Con questo desiderio comune: "amami sempre" si è stabilito questo legame strano tra me ed Elizabeth.

Bruna, nata sotto il segno dei pesci, ipocondriaca per gran parte della sua vita, bambina prodigio e divoratrice di libri, affascinata dalla politica ma poetessa (io sono laureata in scienze politiche), incredula sempre sulla possibilità che qualcuno potesse amarla VERAMENTE. Ha cominciato a vivere e a viaggiare tardissimo...ha avuto più rapporti amichevoli virtuali che reali per gran parte della sua vita.
Ha vissuto diverse condizioni economiche e sociali all'interno della sua famiglia, ha fatto tanti traslochi idealizzando però sempre la sua prima casa e la sua infanzia dorata.

Di lei dissero "Per quanto fosse amata, non si sentiva mai amata abbastanza".

E poi arrivò Robert Browning, il giovane poeta, nella sua vita... ma questo è un altro discorso.
Chissà quale sarebbe stato il suo destino se non l'avesse incontrato? Non avrebbe mai avuto il coraggio di abbandonare la sua comoda poltrona nella casa di Londra e correre incontro all'ignoto in una nuova patria, lontano da casa... come nessuno avrebbe mai immaginato che lei potesse fare.

Altri tempi,altre storie...chissà che farebbe una moderna Elizabeth? Forse passerebbe il suo tempo a chattare... forse la sua emancipazione consisterebbe nel prendere un aereo e andarsene in Australia.
E Robert che farebbe? Chi sarebbe? Esisterebbe davvero? Si innamorerebbe davvero di lei?

In tutta questa fantasticheria mi piace pensare che sia veramente esistita una donna coraggiosa, capace di aspettare la felicità per quaranta lunghi anni, conservando a detta di tutti una miracolosa adolescenza ritardata, pronta a godere del frutto maturo della giovinezza cogliendolo all'ultimo con uno scatto di vita goloso e vitale.

Mi piacerebbe vivere nel suo tempo, lontana dalle convenzioni di oggi. Sì, convenzioni, modi di essere controllati, troppo pudichi di sentimenti.
Libera di manifestare amore, passione, sentimenti, come oggi non si usa più...
Perché oggi se ne ha paura.
Si mostrano corpi, si fa sesso facilmente, ma guai, guai... se uno mostra il cuore...se la passione è più forte dei tiepidi batticuori di una storia politicamente corretta che se va va e se non va non va... In un'ottica di interscambiabilità che permette di passare dagli uni agli altri in un eterno girotondo di cuori ed anime.
Atteggiamento a cui sembra che nessuno sfugga... tranne nostalgiche dell'epoca che si reprimono per non andare controcorrente, per essere allineate.

Sì Elizabeth, oggi non si può più amare come te... ma è bello sapere che tu l'hai fatto e che non hai avuto paura... E leggerti vivendo quello che si è sempre desiderato...

(prossimamente su questi schermi... una piccola sorpresa su EBB - come amava firmarsi Elizabeth Barrett Browining... vi ricorda qualcuno ;-)?)

Reading ParolEnote - 11 aprile 2001




Oggi in Biblioteca il consueto reading per la Settimana della Cultura dedicato ai testi delle canzoni.
Stavolta ho scelto il mio cantuautore più amaTO: Enrico Ruggeri e la mia canzone preferita:Il Mare d'Inverno.
recitata a memoria ;-)... è una delle poche canzoni che "so" senza aver bisogno di dare una sbirciatina al foglio.
Enrico è da quando ero piccolo il mio ispiratore poetico... ho sempre voluto scrivere come lui...
E' lui il mio modello...non Saffo, né Foscolo... chi l'avrebbe detto, vero?
Tra i presenti lo scrittore Paolo Colagrande, il bluesman Mauro Sbuttoni, le mie amiche Cz Stefania ed Elisabetta, la mia capa Rosella, l'organizzatrice Maria Elena Roffi e tanti amici.

lunedì 4 aprile 2011

Tempo



Il tempo a volte si dilata fino a contenere in poche ore tutte le sfumature di una vita...
So che è un discorso antico come il mondo, ma è sempre un mistero.
Qualcuno lo paragona ad un fiume che scorre... e se nell'infanzia i bambini correndo riescono a superare la corrente, lo percepiscono come lento... infinito... lunghissimo.
Da anziani invece il passo è stanco e la corrente li supera, il tempo scorre velocissimo, finche arriva al mare prima che riescano a muovere il loro ultimo passo...
Ma la felicità dove si colloca?
La felicità è bambina... è veloce e pazza come una trottola. Il fiume lo passa e lo ripassa più volte...
Chisenefrega allora del tempo? Un'ora vale una vita, un giorno ne vale due...
Il tempo non esiste, non esistono luoghi... l'altrove rivela la sua esistenza, le sue coordinate geografiche.
E' un piccolo punto di discontinuità, accessibile solo a pochi eletti.
Ripetibile solo a chi vi abita nel cuore.


...a day in my life