lunedì 9 luglio 2012

Campo terremotati di Cavezzo - 8 luglio 2012


Una domenica al Campo Abruzzo di Cavezzo (MO) recentemente colpita dal terremoto. Solo da pochi giorni la terra ha cessato di tremare, dopo migliaia di scosse durate più di un mese, tutti i giorni,
Grazie al coraggioso sindaco Stefano Draghetti e al capo della protezione civile della zona che ci hanno permesso di filmare ( tutto fuorché minori) allo scopo di divulgare la situazione della popolazione di Cavezzo.
La musica è quella del campo, non so da dove provenisse, in un clima da Good Morning Vietnam.
Le tende sono in ottimo stato, provviste di pinguini. La protezione civile abruzzese  è stata la prima ad accorrere  in queste zone disastrate.
Lo dice con grande orgoglio una figlia di entrambe le regioni, come me.
Nonostante l'impegno e la buona volonta, .queste però non sono case, non sono strade... 
C'è una strana atmosfera, in cui si respira ancora la paura...


Ero incerta se pubblicare il video e le foto.
Infatti le foto delle macerie delle abitazioni private le tengo per me.
Mi sembra già, guardandole solo io, di entrare nelle case, di rubare intimità, ricordi...

Con questo piccolo filmato, malfatto, intendevo comunicare alle persone quello che provano gli sfollati di Cavezzo.
E pensare tutti insieme che dopo questa torrida estate verrà l'inverno, di quelli gelidi, dei nostri.

E sarebbe bello se queste persone potessero entrare in una casa.
Tutto qui.

Io sono legata a questo paese da una profonda amicizia con una mia coetanea, tra l'altro impiegata comunale, quindi doppiamente coinvolta come "terremotata"  e come infaticabile lavoratrice.
Nonostante tutto ( ha dormito un mese in un camper) timbra il cartellino tutti i giorni. E quasi da subito. In una sistemazione provvisoria, a stilare pratiche su pratiche in condizioni difficilissime.
Bella gente i modenesi, grandi lavoratori.
Persino sotto le tende, nei tavolini, c'erano piantine con i fiori.
Le strade fuori dalla zona rossa sono linde, ordinate. Anche quelle che costeggiano le abitazioni distrutte.

Le persone che abitano nelle tende pulite, dignitose.E sorridenti, cordiali! Ospitali persino al campo!

C'è poco da dire... molto da fare.

Vi segnalo questa iniziativa che vede protagoniste tre rock band di Piacenza (Alcoolica, Misfatto, Amabili Resti) e due di Cavezzo (Cheers e Krypton) che si esibiranno a favore della loro cittadina così martoriata il 29 luglio alla Cooperativa di Mortizza, in una non stop di musica "Rockavezzo" dalle 15 alle 23 circa.

Ho avuto la fortuna di accompagnare il chitarrista degli Alcolica con Valentina fotoreporter, il video maker Diego Monfredini, e i miei cari amici Gipi e Giorgia a casa della mia amica e delle sue simpaticissime vicine di case. Tutte e tre ci hanno fatto da guida tra le strade di questa cittadina che rimane ancora ridente, nonostante tutto... Incredibile quanto fa il calore umano e il coraggio.

 Una bellissima esperienza umana.

Io non ho fatto nulla di nulla. Ho solo visto. Ma vedere fa pensare. A tante cose.
A tante banalità, forse. Come per esempio che la vita è un castello di carte. Basta un soffio per distruggere il lavoro di una vita. Che bisognerebbe essere felici di quello che si ha, perché ci vuole un attimo a perdere tutto.

Purtroppo bastano dieci minuti di vita normale per scordare i buoni propositi.
A me succede sempre, non so a voi.
Ma in ogni caso è utile allontanarsi anche solo pochi attimi dal proprio ombelico.

Venite?? E' patrocinata anche dal Comune di Piacenza e da tanti altri enti importanti.





il più grande negozio di abbigliamento di Cavezzo



Un ex supermercato

la vita ricomincia anche con una banca mobile




la foto di una foto: in questa chiesa è rimasto miracolosamente sospeso solo Cristo, sostenuto solo da due fili di acciaio. Il simbolo del disastro ma anche della speranza di un intero paese.

3 commenti:

  1. Un clima di sospensione. Quel Cristo lo stigmatizza alla perfezione.
    Nostalgia per quell'ordine di routine (quello che in tanti consideravano noioso e da cui desideravano emanciparsi), sedimentatosi in generazioni di lavoro indefesso, che non c'è più;
    rassegnazione alla potenza del Leviatano;
    fermento progettuale e desiderio di normalità; paura ancora palpabile (oltre 2'500 scosse in tre settimane scuotono il corpo e l'anima;
    sorrisi,lacrime, risate, labbra morse per frenare bestemmie rabbiose, braccia che si tendono in un abbraccio sincero...
    Come ha detto Bergonzoni al Concerto per l'Emilia "Ahimé diventa HAI ME!"
    Grazie per la condivisione, Giusy!
    Giorgi

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  2. Questo è il video del nostro amico Diego
    http://vimeo.com/45452977

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  3. Un Cristo sospeso così, quasi miracoloamente, sembra dire: sono con te, con voi, con il tuo, il vostro dolore. Nudo anche io, come per ora siete voi.
    LOR

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