martedì 2 ottobre 2012

Le mie emozioni di "Montefiore 2012"



Anche quest’anno grandi emozioni per la premiazione del Premio Letterario Internazionale Montefiore di cui per il secondo anno sono giurata.
La seconda edizione, svoltasi domenica scorsa, è stata infatti all’insegna della emozionalità, come spesso avviene nelle manifestazioni curate dall’Associazione Pegasus di Cattolica.
Un trio Jazz  a scaldare l’atmosfera di un teatro malatestiano mai così gremito, in un borgo medioevale: Montefiore Conca, in provincia di Rimini, che già di per sé fa calare in un mondo altro, evocativo e misterioso.

Un grande pomeriggio per una grande manifestazione, condotta dal presidente della Pegasus, il mio fraterno amico Roberto Sarra -particolarmente in forma, spigliato, ironico e sprizzante come al solito calda umanità -   che anche quest’anno ha visto una partecipazione massiccia di pubblico e di concorrenti ( ben ottocento).
Tutti i testi premiati sono caratterizzati da un forte richiamo alla memoria, alla nostalgia, alle radici e alla ricerca di un significato, forte, profondo della Vita.
Da “una risacca di stelle, splendido racconto ambientato nel cupo sottosuolo delle miniere, alla poesia strappaapplausi “Pescando nelle radici”, alla silloge “Alla Cerca del Graal”, al piccolo romanzo breve gioiello Ciliege e Zafferano al vincitore della categoria edita Eraldo Baldini,  grande esponente della scuola emiliano-romagnola con L’uomo nero e la bicicletta Blu.
Eraldo Baldini, tra Roberto Sarra, Daniele Bartoli, Andrea Porti e i piccoli aiutanti di scena della manifestazione Silvia e Marco

Grande ospite l’italo francese Maria Salamone, personaggio originalissimo, una poetessa veramente “di professione”: l’unica registrata in Francia con questa qualifica all’Agenzia delle Entrate transalpina.
Un'artista completa, dalla vita avventurosa, di cui mi pregio di essere nuova amica.

E poi i miei poeti preferiti, Rodolfo Vettorello e Carmelo Consoli, premi alla Cultura.
I loro “L’ipotesi che siamo” e “Se d’altri cieli mi accendo”, sono tra le più belle poesie che abbia mai letto.
E poi la grande Dama della cultura italiana: Marina Pratici.


l’amica e premiatissima autrice Daniela Quieti, l’amica del cuore del mio Abruzzo forte e gentile, ritratta qui sopra con la poetesse francaise. Sempre una festa rivedersi.

E che dire delle rappresentanti dell’Iplac capeggiate dalla vulcanica Maria Rizzi con cui ci siamo tanto divertire dentro e fuori dal palco?

E poi il fantastico prof Hafez Haidar, qui in versione di padre di una splendida giovane poetessa, Miriam, e lui stesso grande voce del dialogo multietnico, e multireligioso, traduttore italiano di Gibran e delle Mille e una Notte, autore di grande fama e di immensa umiltà che, tra l’altro, mi ha impedito almeno quattro volte di inciampare sulle scalette del palco. Grazie Hafez e anche a te, Andrea (Porti)  - in formissima e in grande spolvero attoriale: bravo! -  che non mi avete fatto fare figuracce e capitombolare giù.


E poi e poi. Non smetterei mai con tutti questi e, e ,e ,e ,e ,e.
Quando torno in Romagna, con gli amici della Pegasus mi sento a casa, coccolata, amata come una sorella da Roberto, Raffaella e l’ormai non più piccolo Marco Sarra: la mia famiglia d’adozione cattolichina.
Avrei ancora tanti nomi da citare… tante persone curiose, interessanti, provenienti da ogni dove: dalla Russia a Matera, da Alessandria a Roma, ma non riesco.
Un ricordo solo: sulla spiaggia con nuove amiche a cantare “la vie en rose” recitando vecchie e nuove poesie, i piedi immersi nel caldo mare del primo ottobre, in un inaspettato, brevissimo regalo “estivante”, come mi diceva la poétesse Salamone a passeggio “sur l’eau”,  a illuminare i primi, timidi passi dell’autunno.

Ma per il resoconto completo spazio a parole altre, ad altri link.
Qui, solo le mie emozioni.

con Antonio Tenisci vincitore di uno dei premi della Giuria con un libro sulla battaglia di Ortona


                                             Con Paolo Paolacci, premio della Giuria

Roberto Sarra, Ester Cecere, Marco e Andrea Porti

da "Thema L'informazione", quotidiano web:

Domenica 30 settembre u.s., presso la splendida cornice del Teatro Malatesta di Montefiore Conca gremito di pubblico, in provincia di Rimini, si è tenuta la cerimonia conclusiva del Premio Letterario Internazionale Montefiore. La manifestazione ha confermato con successo gli obiettivi perseguiti dall’Associazione Pegasus di Cattolica, tesi a valorizzare i migliori significati culturali e a promuovere la scrittura sia di autori emergenti sia di quelli già affermati.Sono stati oltre ottocento gli iscritti al concorso provenienti da vari paesi d’Europa e davvero numerosi gli illustri rappresentanti del mondo istituzionale e intellettuale presenti in sala, tra cui il Sindaco di San Giovanni in Marignano e l’Assessore alla Cultura del Comune di Montefiore Conca. 
Il pomeriggio ha visto, fra le altre, la premiazione alla carriera di una delle più apprezzate poetesse francesi, Maria Salamone, e l’attribuzione del primo premio opera edita al noto autore italiano Eraldo Baldini con il romanzo "L’uomo nero e la bicicletta blu", pubblicato per i tipi della casa editrice Einaudi. Ospite d’eccezione è stato l'illustre scrittore di origine libanese Hafez Haidar, le cui opere, edite da Mondadori, Piemme e Garzanti, sono state tradotte in varie lingue. 
L'evento, condotto con la consueta bravura dallo scrittore e saggista Roberto Sarra, Presidente dell’Associazione Pegasus, coadiuvato da quanti hanno lavorato con impegno per la bella riuscita dell'iniziativa, si è svolto all’insegna di pregevoli momenti di grande impatto emotivo e letterario.
(Daniela Quieti)