martedì 23 agosto 2016

27 agosto 2016: Dalle radici al cielo. Un viaggio alle origini dell'uomo e della storia. Voci e suoni in un luogo tra i più antichi e suggestivi dell'Occidente



Tra pochi giorni saremo (mio marito Corrado Calda ed io) in Sardegna, in un luogo belllsimo e antico, sorto ai primordi della storia per mano di una civiltà antichissima e misteriosa, un nuraghe.
L'occasione ci è stata data dall'amica e artista a 360 gradi Valentina Neri, poetessa e donna di pittura e di arti figurative e non solo, del Grimorio delle Arti.
L'abbiamo conosciuta grazie al Museo della Poesia di Piacenza, di cui sono direttrice artistica, e lei ci ha parlato di questo insolito e magico appuntamento e ci ha invitato a partecipare, io in veste di poetessa e Corrado di attore. Il titolo della manifestazione porta il nome del mi libro "Dalle radici al cielo" e di questo sono molto felice e ringrazio dell'onore Valentina e gli organizzatori. Tengo particolarmente anche ad un intervento che farò sulle parole degli indiani d'america, popolazione che mi sembra altamente connessa con l'ancestralità della situazione e la magia di un luogo antico e pieno di suggestioni primitive e sacre.
Corrado farà esordire un suo progetto legato alla figura di San Francesco, uomo di collegamento tra terra e cielo per eccellenza.
Che dire: amici che siete in vacanza nelle bellissime spiagge sarde e amici di questa terra meravigliosa in cui non sono mai stata... vi aspettiamo per un evento di sicuro unico e ricco di una spiritualità antica. Un viaggio nel mistero e nel cuore antico dell'umanità.



Dalle Radici al Cielo
La poesia ancestrale tra Natura, Corpo e Parola.



Luogo: Nuraghe Arrubiu – Loc. Orroli
Data: 27 agosto 2016 - ore 20.30


Nel suggestivo contesto del Nuraghe di Arrubbiu, questo 27 agosto, si susseguiranno alcune delle voci e delle personalità più interessanti provenienti da varie regioni italiane, a partire dalle 20:30.
Non si tratterà solo di poeti, ma anche di artisti, professori e studiosi.
Il nuraghe ospiterà un evento unico, in cui ognuno degli ospiti darà il suo contributo usando le parole, la voce e il corpo per creare un momento di confronto e di condivisione sul tema comune della natura, dell'ancestrale e del selvaggio.
L'evento è organizzato dall'Associazione Culturale Il Grimorio delle Arti. La direzione artistica è a cura di Valentina Neri.

L'ingresso, che comprende la visita guidata al nuraghe di Orroli, costa € 10,00. Per info cena e pernottamento eventuali scrivere a valenneri@tiscali.it.


IL PROGRAMMA: 

Carezze leggere di vento e pietra (Rossana Mele)
Spettacolo di danza ideato e interpretato da Rossana Mele

Essere selvaggio: l’apporto di Gary Snyder (Gianfranco Bertagni)

L'intervento si concentrerà sulla nozione di selvatichezza nella poesia e nella produzione saggistica di Gary Snyder, poeta, filosofo, ecologista, buddhista zen, vicino alla beat generation. Selvatichezza nel duplice senso, interiore ed esteriore. Ritorno quindi a una natura incontaminata, anche dallo sguardo umano. E ritorno alla propria selvatichezza interiore, di un'animalità che trasfiguri il proprio sentire in ciò che non inquini più, con la sua presenza, il suo essere abitante della natura stessa. Ma è un'abitazione di noi stessi di cui oramai siamo dimentichi: è quindi ritorno, anche e soprattutto, al nostro mistero originario.


Le parole del Grande Spirito (Giusy Cafari Panico)

La tradizione orale, il linguaggio archetipico e totemico, la profondità e la purezza della filosofia pellerossa nei discorsi dei grandi capi e delle figure più autorevoli di alcune tribù dei nativi americani, rappresentanti di una cultura arcaica strettamente legata alle forze primitive dell’Universo.
Per gli Indiani d’America la Natura era un tempio da rispettare, la Terra una madre generosa e sacra, gli animali messaggeri del Grande Spirito e incarnazioni degli Antenati. Le parole di questo grande popolo, annientato dalla conquista europea, risuonano ancora di bellezza e armonia del Creato.


Francesco D’Assisi: un hippie medievale (Corrado Calda) 

La figura di San Francesco tra cinema e teatro: “Portava un abito sudicio; la persona era spregevole, la faccia senza bellezza. Eppure Dio conferì alle sue parole tale efficacia che molte famiglie signorili, tra le quali il furore irriducibile di inveterate inimicizie era divampato fino allo spargimento di tanto sangue, erano piegate a consigli di pace”.


Su Càntidu de is Mamais Antigas (Anna Cristina Serra)

Non conosce confini né di tempo né di luogo il canto delle Antiche Madri custodi amorose di percorsi in divenire dei loro figli e della loro Terra. A Orroli, Uno dei nostri Luoghi più magici, attraverso la parola ancestrale in lingua sarda, il loro Spirito si fa voce di Poesia. 


Dalle Radici al Cielo (Giusy Cafari Panico)

Lettura di liriche tratte dalla raccolta di poesie “Dalle Radici al Cielo” in cui domina il simbolismo potente connesso alla sacralità dell’Albero e dei suoi archetipi universali, che rinnovano la sorgente della vita e l’irradiazione delle nostre origini ancestrali nei rami genealogici, fioriti in un percorso evolutivo di spazio e tempo. I molteplici rimandi originati da questi versi associano le forme di una terrestre materia a quelle di una celeste ascensionalità.


Contos in Rima (Giovanni Pira)

Sembra giungere da un mondo misterioso e magico la singolare voce poetica di Giovanni Pira. Cantore della sua terra, la Barbagia e Orgosolo, racconta in logudorese, e ancor più nella lingua del suo paese natale, gli aspetti significativi delle stagioni della vita. Amore, famiglia, natura con i paesaggi spettacolari del Supramonte, tra profumi, colori, immensi spazi e silenzi che sanno di infinito. Tra i suoi versi affiorano i ricordi e le memorie di una terra amata con i suoi ritmi quotidiani e la sua cultura ancestrale. A Orroli affascinerà il pubblico con una selezione dalla sua vasta produzione: poesie che hanno spesso incontrato il favore di autorevoli giurie. All' 'ombra' del nuraghe la voce lirica di Giovanni Pira si innalzerà anche per rendere omaggio a due miti della poesia in lingua sarda, Montanaru e Paolo Mossa.




Biografie ospiti


Gianfranco Bertagni

Già docente all'interno della cattedra di Storia delle Religioni dell'Università di Bologna, del Master in Diritti umani e intervento umanitario (Università di Bologna-Ravenna) e professore di Filosofia delle Religioni e Fenomenologia del Sacro presso l'Istituto Filosofico Studi Tomistici di Modena. Docente per la formazione insegnanti yoga presso la Scuola Sati Yoga di Rimini. È stato autore e conduttore della trasmissione settimanale radiofonica Dharma (sul buddhismo e le filosofie orientali in genere) a Radio K Centrale. Insegna meditazione presso il Centro Natura (Bologna), Laboratorio 41 (Bologna), Il centro del cerchio (Ravenna). È autore di diversi articoli filosofico- e storico-religiosi, curatore di alcuni volumi e autore di vari testi, tra cui una monografia su Mircea Eliade e un dizionario sullo zen.


Giusy Cafari Panico

Giusy Cafari Panico è nata e vive a Piacenza. È autrice di tre raccolte di poesie “Come la luna di giorno come la luna di notte”, “Moto a Luogo” e “Dalle radici al cielo” e di un libro di racconti “Maschile Singolare”. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in concorsi letterari nazionali e internazionali sia per quanto riguarda la poesia che la narrativa ed è presente in svariate antologie di importanti case editrici italiane. Ha partecipato al Festivaletteratura di Mantova nel 2008, è giurata dei prestigiosi premi letterari internazionali “Città di Cattolica “Pegasus Literary Awards” e “World Literary Prize”, scrive anche per il teatro e il cinema ed è la direttrice artistica del Piccolo Museo della Poesia “Incolmabili fenditure” di Piacenza. 

Corrado Calda

Laureato al Dams di Bologna e diplomato in recitazione alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman, in concorso la David di Donatello nel 2007/2008 alterna la sua attività di Attore con quella di Regista e Autore sia di teatro che di cinema. Da segnalare che nel corso di Iconografia Teatrale del prof. Arnaldo Picchi ho sostenuto a fine corso una tesina sulla figura di San Francesco nel cinema e nel teatro. 

Rossana Mele 

Dopo aver conseguito la laurea in Danza Contemporanea e Coreografia presso la London Contemporary Dance School, ha approfondito gli studi col Maestro James D’silva e lavorato a Londra per la sua compagnia, tornata in Sardegna ha lavorato col coreografo Paolo Corda negli spettacoli “Primo Movimento” e “Occhi di Cane”; con la regista Michela Sale Musio (“Sogno di una Isterica”, “La Notte Oscura”); e col Maestro del teatro contemporaneo Pier Franco Zappareddu (“Martah”, “Da Dove sto Chiamando”); oltre a essersi esibita come solista in diverse produzione indipendenti (“Sodade”, “Poesia”, “Tango per Due”). Attualmente insegna danza e collabora con la Banda Musicale “Cossu-Brunetti” di Nurri.

Giovanni Pira

Nato a Orgosolo il 25 luglio 1940. Ha potuto frequentare soltanto le scuole elementari. Dall’età di dodici anni, ha svolto l'attività di pastore sino ai vent'anni di età. Nel 1961 emigrò in Germania, dove vi restò per undici anni. Rientrato dalla Germania nel 1972, si è dedicato in forma continuativa al canto a tenore, come voce solista. Fondatore del gruppo Pratobello, ha fatto parte anche di altri tenores: Supramonte, Barbagia, Sa Cumpanzia. Con il coro Antonia Mesina, da lui costituito nel 1990, ha girato per diversi anni l'intera Sardegna. Nel 2002 si è ritirato dai palchi delle sagre. Da tempo, Pira partecipa con eccellenti risultati ai concorsi letterari in lingua sarda.

Anna Cristina Serra 

Originaria di San Basilio. Scrive in lingua sarda, inizia a partecipare ai concorsi letterari nel 1993. Tra i tanti ha vinto il Premio Ozieri per ben due volte, il Premio Michelangelo Pira, il Premio Premio S.Antoni de su 'ou di Mamoiada nel 1994 e nel 1997, a Milano il Premio Internazionale nel 1997, Olmedo nel 1993, 1994, 1995, Tissi nel 1993, il Premio Partigiani nel 1995, Silius nel 1994, Porto Torres nel 1998, Cossoine nel 1999, Osilo nel 1996, il Premio A.C.L.I. nel 1997, Dolianova nel 1993, il Premio Colleziu nel 1997, il Premio "Paolo Mossa" (Bonorva) nel 1999, il Premio "Benvenuto Lobina" (Villanovatulo) nel 1996, il Premio "Se Fermentu" (Marrubiu) nel 1995, Premio S. Caterina di Mores nel 2001, Il 4° Premio della Circoscrizione n° 2 del comune di Sassari nel 2010.


Ecco alcune foto



venerdì 5 agosto 2016

Giovanni Raineri al Pagliorum di Trapani

In questa bellissima estate uno degli avvenimenti più belli per me è stato senza dubbio lo spettacolo che Corrado Calda, mio marito, ha interpretato  in Sicilia ed esattamente a Paceco vicino a Trapani.
A parte il piacere di tornare in una terra davvero splendida, la Sicilia, con i suoi colori, la sua cultura millenaria e variegata, i suoi sapori, l'entusiasmo di scoprire un luogo teatrale davvero insolito, il Pagliorum.
Già il nome è un programma. Vederlo è davvero emozionante.
Sembra un teatro antico, ne ha la struttura ad anfiteatro, in realtà, con alcuni ordini di posti a sedere.
La curiosità è che splende come l'oro... perché è di paglia!



Lo spettacolo  era "Il ministro delle terre liberate ed è  incentrato sulla figura dell'agronomo Giovanni Raineri, uomo illustre vissuto a cavallo dell' ottocento  e del novecento. Piacentino, dopo un rovescio di fortuna della sua famiglia seppe risollevarsi e a diventare grande rilanciatore dell"agricoltura italiana grazie alla creazione dei Consorzi Agrari fino a diventare Ministro delle Terre Liberate martoriate dopo la Prima Guerra Mondiale. Corrado Calda bravissimo nell'interpretare l'essenza di questo grande uomo, parla di natura e di Terra madre, valori sempre attuali e moderni.
Grazie agli organizzatori dello Spazio Onirico di Trapani, in primis Danilo Fodale, che ha avuto l'idea di portare un "padano" in Sicilia consapevole dei valori universali che portava questo grande uomo di altri tempi.
Un grande plauso poi a 91027 Ecosistema A.P.E   che nasce da un ragazzo di grande valore e originalita Manuel Mancino. Un ingegnere trentenne che ha mollato un lavoro sicuro per tornare a coltivare la terra in modo assolutamente originale e naturale. Non usa nulla che non sia biologico e i suoi prodotti sono meravigliosi, fatti di terra fatica sole e cuore. Coltiva tra l'altro cinqie tipi di melanzane diverse buonissime.  L'idea del Pagliorum nasce dalla collaborazione  di queste due realtà.  Che bello esserci stata. Che bello avervi conosciuti.