LE POESIE DI GCP

Oggi cari amici, vi propongo una mia poesia inedita, che riflette un mio stato d'animo del momento.
Eccovela, accompagnata da un quadro che da mesi vedo in ogni luogo e in ogni momento e che si intitola "Les amants" di Magritte, il mio pittore preferito

    IL VARCO 


Vorrei intrepida entrare

Dentro quel mondo
Di nessi e processi
Non sempre causali
O forse solo casuali
Che è la tua testa.

Ma osservatore e osservato
Si incontrerebbero
E nasconderebbero
Le loro pudenda,
Con maggior riguardo
Di quando nel sesso
Ci intersechiamo
Credendo di entrare
l’uno nell’altra
e disvelarci in un atto
che forse è solo chimera.

Un pensiero svelato
Ci fa arrossire molto più,
Molto più di un piccolo lembo
Di corpo che altri hanno
Visto toccato e scordato.

Ma lì, proprio lì dentro
Spazio inaccessibile,
Inscardinabile segreto
Dove forse nemmeno tu
Sei mai riuscito a entrare,
Porta segreta senza chiavi
Nucleo indecente e mai
Visibile ai mortali,
Proprio lì vorrei arrivare.

Tremando sosterei sul tuo uscio
Conscia della vista dolorosa
Di tutto quello che vigliacca
non ho avuto il coraggio
né di sapere né di vedere.
E lì ti incontrerei lo so,
ma chissà se  nudi e timorosi
come Adamo ed Eva
ci guarderemmo un attimo
e scapperemmo via?

                     


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gennaio 2012

Cari amici...IL MARE! Che meravigliosa fonte di ispirazione. Ho passato la fine dell'anno a passeggiare sulla spiaggia, a far rimbalzare i sassi piatti tra le onde, a estasiarmi davanti ai tramonti che infuocavano il cielo e rendevano l'acqua d'argento.
                                                 Cavi di Lavagna, 31 dicembre 2012

Quanta energia sprigionata da questa massa d'acqua che ha un profumo intenso, quasi sessuale, di vita, di forza, di un tutto uterino che ti espande l'anima fino all'inimmaginabile...
Si sente che appartengo al segno dei Pesci ;)?
Ecco alcune mie poesie dedicate al mare e ai suoi splendidi abitanti. E al cielo, che nei giorni limpidi è tuttuno con il mare, essendone specchio e riflesso allo stesso tempo.






TRAMONTO

L'attimo meraviglioso
in cui la luce si congeda
dalla terra e dal mare,
una struggente felicità 
che tuttavia contiene già
il rimpianto per l'immensità
di cui si è attori e spettatori. 
Come l'istante supremo dell'amore 



Gabbiani


Dove fanno il nido i gabbiani?
Mai, mai ne vidi uno.
Sembra che si amino
e vivano in aria,
lontani dalla scomoda terra.
Solo piccole virate
per afferrare i frutti
del loro giardino azzurro.
Il resto è tutto un volo,
un tuffo al contrario:
dal mare al cielo.
 (GCP)



CIELO



Troppo azzurro il cielo oggi
Troppo limpido e brillante
Sfacciato e  impudico
Mi toglie maschere e vestiti
E nuda non so dove nascondermi.
(GCP)


CALMA APPARENTE



Scivola la feluca bianca
sulle acque calme
e in silenzio
accarezza l’orizzonte.
Sospesa nell’incanto
dell’aurora
par non debba mai fermarsi
nel suo moto lento ma costante
Né sobbalzi né virate
animano il suo quieto pattinare,
eppure là sulla prua
s’intravede il nocchiero
che si agita e si industria
a domare la vela.
La mia calma e mite esistenza
passa così davanti agli occhi
di chi mi osserva
con sguardo lontano,
ma il cannocchiale
giganteggia la fatica
e la pena ed il tormento
e il muto desiderio
di cambiare rotta
per affrontare le tempeste
di un mare lontano.
Ma si è levato il sole,
lo vedi: scotta forte,
occorre riposare
e lasciare che il vento
mi faccia da timone,
ché meglio e più di me
è avvezzo a navigare.

(GCP)


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25 dicembre 2012


Oggi posto poesie sui sogni, sulle visioni, sui desideri...tratti dal libro "Moto a Luogo" recentemente presentato al WorldBook di Cattolica.

Sono pezzi di inconscio su carta, messaggeri di anime inquiete... come la mia, come quelle di tutti, forse.






I pensieri della notte

Arrivano da abissi profondi
come mostri marini
e squarciano varchi
che il giorno ricuce.
Buchi dell’anima
dove precipita
la Verità.


I sogni

Nel labirinto dell’anima
i sogni
sono spiragli
da cui si intravede
anche se solo
per un istante
il percorso da seguire


Itaca II

Sento la nostalgia
di un luogo che non esiste,
forse della mia utopia.
Come se mi avessero separata
da qualcosa
che non ricordo
e che cerco furiosamente
in ogni cosa,
in ogni momento,
in ogni luogo.
Cerco nei sogni,
messaggeri dell’anima,
risposte,
una mappa del tesoro,
un navigatore,
un segno del destino,
per ritrovare casa.




Visioni I

Cavalli bianchi
nella mia mente,
angeli ammonitori
che li cavalcano
e usano le briglie
sempre al confine
tra il Bene e il Male.
E’ questa la Vita




Visioni II
Mondi senza più confini.
Sterminate praterie di sogni esauditi.
Amore zampillante dalle sorgenti
senza foci a significarne la fine


Visioni III
Passato e Presente
si congiungevano
in un vortice di luci e ombre
e formavano
un muro
al di là del quale
non si vedeva il Futuro.
Sapevo che eri
dall’altra parte,
al confine della
mia Speranza,
ma non avevo il coraggio
di scavalcarlo.




Visioni VII

Essere inghiottiti
da un mare oscuro
e scoprire
che solo nel profondo
e oltre il confine
della paura
esiste la Verità.





Visioni X

Quadri parlanti
mi chiamano nel loro
Mondo.
Varcando il Confine
diventerei solo Visione
e rinuncerei alla Carne
e al Sangue.
ma non soffrirei
e non farei soffrire.



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Questa settima vi propongo una poesia nevosa, dedicata alla mia strana città: Piacenza, che da decenni tento di capire. Forse una nevicata può aiutarmi a leggere dentro questo mistero che racchiude in sé e nei suoi, per me, enigmatici abitanti.

QUANDO NEVICA A PIACENZA



Quando nevica
mi sento ancora più indifesa
nella mia città.
Come se Piacenza
ancora una volta
non volesse proteggermi
da nulla e da nessuno.
Non ci sono portici
e la neve infradicia
i cappotti, i capelli.
Quando tira il vento
si inclinano gli ombrelli
e nessuno si guarda in faccia,
nessuno si vede e si saluta.
E si ha sempre freddo,
dentro e fuori.
Strana la mia città,
non sembra neanche emiliana.
Sorridenti i bolognesi
che camminano all’asciutto,
nei loro lunghi corridoi,
signorotti di un palazzo ospitale
e un po’ borioso.
Lungo queste lussuose
strade con il soffitto
potrebbero passeggiare
anche con le scarpe da ballo
e improvvisare una mazurca
mentre fuori c’è un acquazzone
o quando il Nettuno
è ancor più candido di neve.
Il piacentino cammina e cammina
tra le sue strade strette,
i pugni stretti
e gli occhi stretti
di gente abituata
a farsi strada tra la nebbia.
Guarda in terra
e pensa chissà a cosa,
al vivere concreto
di ogni giorno
oppure all’altrove
bello e irraggiungibile.
E’ dura la vita
e lui, animale senza riparo,
lo sa più degli altri.



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1° dicembre 2012
Questa settimana posto la poesia letta dall'attrice Giulia Basel durante la premiazione di SCRIVEREDONNA a Pescara. Non mi aspettavo che, tra tutte le poesie contenute nella mia raccolta "Dalle Radici al Cielo", lei scegliesse proprio questa... ma  queste parole mi descrivono per quello che sono veramente, quindi ne sono felice...




Occhi di lupo (GCP)

E se io cercassi altrove
la mia tormentata essenza?
Negli occhi del cane
che guaisce nella notte,
o meglio ancora
in quelli del lupo
infoiato dalla luna.
Carne sono, sangue caldo,
fame, sete e istinto puro
soffocato dai miei anni.
Il dolore mi accompagna
nella stessa nostalgia.
Chiamo e chiamo
e sbrano notti insonni
senza che alcuno mi risponda.



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20 novembre
Per chi mi clicca e capita qui, ho deciso di postare una poesia alla settimana. 
Questa non è inedita come le altre: è tratta dal libro "come la luna di giorno come la luna di notte",  ma avevo voglia di pubblicarla... 



Le lacrime del mare

La bottiglia iniziò a navigare
 verso paesi lontani,
i marinai tiravano sassi
per giocare e romperla,
qualcuno con un amo
cercava di afferrarla,
ma bisognava sporgersi troppo.
In realtà bastava che una barca 
si avvicinasse alla sua semplice rotta
e che un uomo
 la prendesse con una mano.
Ma il comandante ordinò
di passare avanti,
c’era un branco di pesci da pescare
e poi forse c'erano
 le solite frasi sul messaggio:
“Un amore perduto,
 la preghiera di un ritorno
il desiderio di un regalo speciale.”
Nulla che non si potesse
 urlare al cielo
o sussurrare in una preghiera.
Così la missiva del naufrago
continuò a galleggiare
 tra le onde, sempre più alte,
finché si infranse contro  uno scoglio
e la carta si intrise
 di acqua e di sale,
le lacrime del mare.




Colonna sonora della settimana della pagina: La mer di Charles Trenet


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La poesia della seconda settimana di novembre...

IL POZZO







Io, secchio del pozzo,
dopo aver brillato al sole
faccio un tuffo nel buio,
mi calo nelle tenebre
della mia vera casa.

Monete, foglie secche,
parole inghiottite nel profondo.
Nel buio mi ritrovo
anima persa
e mi riempio di acqua
fredda e nera.

Riuscirà il braccio forte
a tener salda la corda
per non farmi affogare?

 Eppure Io, secchio del pozzo,
sembro pregare
di farmi restare
come un pesce infilzato
che non vuole farsi pescare

Riemergo gemendo
oscillante tra i mondi
dove altri mi fanno
andare e tornare.

Giorno e Notte
Proserpina e Demetra
Acqua nera che si fa
chiara e poi disseta.                                                          
Coppa pura, 
gia tiepida di sole
in attesa trepida
del nuovo viaggio,

(GCP)

la mia colonna sonora della settimana






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Archivio 3 novembre 2012
Ecco la prima. Buona lettura, se volete. E buon ascolto, con una canzone che ha accompagnato la scrittura di questo testo. 


So tired... (GCP)

Sono stanca, baby.
Stanca di rincorrere chimere
e di buttarmi a un millimetro
dall'inferno
solo per provare un po' di calore,
fosse pure dannazione.
C'è già freddo qui, baby.
Le coperte non mancano
ma io le trovo lacere
e se vi giaccio sotto
temo di sentire solo più gelo.
Non mi crederesti mai baby,
se solo ti raccontassi chi rischio
ogni giorno di essere.
Fai bene a non guardare,
fai bene a non leggere tra le righe
come io non leggo nelle tue.
Non voglio più vedere,
non voglio più spiare,
non voglio più guardare
le vite dall'oblò.
Voglio l'oblio o il rimpianto,
la quieta indifferenza,
o l'esplodere improvviso del ricordo.
Dimenticarmi baby?
Tutto si dimentica
la terra riempie subito il solco
del fiore a lei strappato,
e il sole cancella presto
 l'umido della pioggia.
Solo io fecondata preservo
il seme del rimpianto.




1 commento:

  1. Wauw, your site is very beautiful the photes of the sea when the sun goes down. greetings. The Flying Dutchmen

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