mercoledì 11 aprile 2012

Pennabilli

Sono capitata a Pennabilli per caso.
Ero nel Riminese, come spesso mi accade negli ultimi anni, ospite dei cari amici dell'associazione Pegasus.
Stavolta il mio Virgilio, anzi la mia Beatrice in un paradiso che non conoscevo è stata la mia carissima amica Emy, scrittrice e musicista, che insegna in questo magico luogo.

Non riesco a trovare le parole per descrivere le mie sensazioni.
Una forse sì: PACE. Pace dell'anima.
Una sensazione che raramente ho provato nella mia vita.


Pennabilli è il paese di Tonino Guerra, il grande poeta, lo sceneggiatore di ben 120 film italiani, quasi tutti quelli di Federico Fellini e Michelangelo Antonioni, tanto per dire.
Purtoppo un paese ottuso e povero di cuore come sta diventando l'Italia, lo conosce quasi solo per la pubblicità di Unieuro e per la sua frase sull'ottimismo...

In realtà era una persona straordinaria... metteva poesia in tutto, nelle piccole come nelle grandi cose. Nella letteratura come nella pittura, come nella creazione di luoghi architettonici meravigliosi, con un gusto dell'antico, del silenzioso, dell'arte pura... quella che in punta di piedi ti rimane nel cuore.

E' stato magico arrampicarmi per le strade di pietra, tra le stradine strette, in mezzo a questo paesaggio fiabesco, ai piedi dell'appennino. 




Pennabilli... Un nome che sembra inventato anch'esso. Forse se dovessi dare un nome alla Terra degli Scrittori la chiamerei così... E la penna mi fa pensare anche al volo... Un altra parola che mi è molto cara.

Da qui partì un monaco per andare in estremo oriente a confrontarsi con altri mondi, altre culture e nel 2005 venne il Dalai Lama, proprio qui, a donare una campana che si trova nel luogo che Tonino Guerra ha dedicato ai Pensieri.



Ma sparsi per il paese ci sono tanti luoghi magici che Tonino Guerra ha destinato all'arte e alla meditazione. I "luoghi dell'anima".
"L'orto dei frutti dimenticati", il "Santuario dei pensieri", il "Giardino pietrificato"... e tanti altri che non elenco perché non sono una guida turistica... vado a memoria.. memoria di bellezza pura.
Sono installazioni immerse contemporaneamente nella natura e nel paese...
Mi sono fermata ore... ore a pensare, potrei dire quasi a pregare...





E poi sono tornata in centro passando per le strade e le case, molte delle quali ornate da frasi, ricordi, brevi liriche, strane decorazioni... E nella sua casa/fondazione tante tante farfalle... Un simbolo che lui amava molto... e che anch'io ritrovo spessissimo nella mia vita...

Ho percepito nel paese quanto tutti si sentano orfani di questo strano personaggio, una poesia vivente, non a caso amata da un uomo lunare e poeticissimo come Fellini.
Un angelo con i baffi, come una delle sue creazioni a Pennabilli...


Ho camminato tanto senza accorgermene... ed è come se mi si fossero sbloccati molti pensieri.
Per esempio mi stanno sgorgando tante tante poesie... non so cosa siano nè da dove vengano... non mi importa nemmeno del loro valore... ma mi sono tornate.

Lontana da questa città che spesso me li spinge indietro. Ma forse non da questa città in particolare, ma delle città in generale, con i loro fastidiosi rumori, odori... che tolgono i sapori, quelli veri, quelli della vita.

Così Pennabilli mi ha fatto bene al cuore. Tanto.
Quindi Giusynauti, dopo aver fatto una testa così a tutti quanti al mio ritorno, ve ne parlo anche qui..

Bisogna trovare i luoghi che fanno bene all'anima. Io li sto cercando.
Eccone uno, forse non è ancora il mio, ma ci assomiglia...


1 commento:

  1. I luoghi e l'anima. L'anima e i luoghi. Connubio raramente stabile, più spesso passeggero. Attimi di tregua che la nostra personale storia provvede rapidamente a cancellare.
    La nostra anima è malata.
    Grillus

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