Domani ricorre un anno esatto dalla mia partecipazione al Milionario.
Domani sarà un altro giorno importante per me… in cui comunicherò una decisione.
Sembra che certe date non siano casuali.
Sembra che il fattore causa-effetto si sia sintetizzato in questa data: 28 aprile.
Senza quel 28 aprile 2010 non ci sarebbe stato questo 28 aprile 2011.
Ricordo quelle strane giornate come un sogno, un bel sogno, naturalmente. Ma completamente irreale, a tal punto che l’ho quasi rimosso.
Concentrandomi, mi viene in mente che avevo una carica enorme, sprizzavo energia da tutti i pori. Se ci penso non mi sembra vero.
Il buio dello studio e poi le luci… la sensazione di guardarmi dall’esterno.
La stranezza è che i miei ricordi sono solo quelli di quando mi sono rivista...
Quella in studio non ero io…
Ero io solo fino a quando ero dietro le quinte con i miei compagni di gioco, tutti frementi in attesa della chiamata.
Stavo scrivendo i numeri di tutti i loro cellulari, le loro mail quando hanno detto “Tocca a te!” . Poi li ho persi tutti. Peccato…
C’era un ragazzo coltissimo caduto su una domanda impossibile… E una bella ragazza di origini argentine. La signora che ci raccontava barzellette per tenerci su… Il ragazzo del nord che gareggiava in un fantomatico palio della rana e quello del sud, il professore.
Dal video facevamo il tifo per gli altri e intanto qualcuno ripassava la geografia su un atlante.
La truccatrice più anziana aveva il viso di chi ne ha viste tante… Passava il pennellino sulle nostre labbra quasi senza guardarci, ma nessuno me le ha mai disegnate così bene.
I panini erano molto freddi ed erano dentro un contenitore blu.
Quando due colleghi concorrenti ( il pisano e il professore) mi hanno portato fuori a bere con loro un caffè ( io no, io il solito the), dato che ci mancava tanto alla “chiamata” c’era un sole accecante in quella stradina, vicino alla palazzina dello studio e mi piangevano gli occhi.
Ho ricevuto in quei giorni dimostrazioni di amicizia di cui poi mi sarei un po’ dimenticata. Le mie colleghe ad aiutarmi, tutte. I miei amici del cuore. La mia direttrice ed il mio ex direttore. Le ex CZ (Z stava per zitelle ) nel frattempo fidanzate, sposate, due addirittura neomamme… quasi che pubblicizzandole io abbia portato loro fortuna). I miei Volatori. Grazie ancora.
Per il resto non ricordo quasi nulla…solo visi che emergevano dal buio. Un personaggio famosissimo, che poi avrei anche rivisto dopo pochi mesi, tanto simile a se stesso da sembrarmi egli stesso un ologramma.
Con la mia piccola vincita non ho deciso nulla finora. Finora.
Fino al 28 aprile 2011. Domani qualcosina deciderò.
Che poi non ho vinto tantissimo. A volte però basta anche poco per cambiare la vita.
Un soffio di vento, un battito di palpebre, una scintilla che a volte accende il fuoco, a volte si spegne subito.
Chissà cosa avrei fatto se avessi vinto un milione.
A volte ci penso ma non riesco a darmi una risposta.
Chissà se sarei riuscita a gestire un evento simile.
Credo che sarei lontana… lontana da qui. Che però poi lontana sono sempre, in realtà.
Ma è la mia natura non essere mai dove sono.
Forse ci capita solo quello che siamo in grado di affrontare.
E’ qualcosa che diceva anche un famoso falegname due millenni fa.
Meglio allora avere spalle forti se si vuole una vita piena di avventure e di emozioni... Anche se l'emozioni più bella per me è scrivere, o perlomeno riuscire a scrivere in un certo modo. Con mente fresca, con voglia, inondando la carta di me... perché di me rimanga qualcosa...
Non importa cosa... ma qualcosa.
D’ora in poi spero di avere più tempo da dedicare a questo blog, e, in genere, alla scrittura.
Quindi a prestissimo, cyberamici…
Spesso nemmeno io
RispondiEliminacomprendo quel senso
di straniamento
che mi porto dentro.
Quasi nulla
mi appartenesse
di questo mondo.
La felicità per me
è sempre nell'Altrove
G.C.P.
Un commento con i tuoi stessi versi?!
Embè?! ELLE