domenica 26 febbraio 2012
Altrove
Dedicato a tutti gli esploratori dell'Altrove: anime inquiete, privilegiati viaggiatori di mondi impervi, preclusi ai più.
Hanno un passaporto riservato e segreto che li porterà lontano.
Lontano dallo stato in luogo in cui stanno stretti.
Sono sfuggenti perché incompleti e guai se lo fossero. La completezza è morte, è fine, è il cerchio che si chiude... Meglio cercare...meglio fuggire... altrove.
Il futuro è lì... io lo so ;).
Altrove
Spesso nemmeno io
comprendo
quel senso
di straniamento
che mi porto sempre
dentro.
Quasi nulla
mi appartenesse
di questo mondo.
La felicità per me
è sempre nell’Altrove,
in un altro luogo,
in un altro tempo,
con altre persone.
E così mi sento
sempre un corpo estraneo.
L’oggetto fuori moda
in una casa moderna
o un grattacielo
in mezzo al Colosseo,
Mi sento la risata
dopo un funerale
e il pianto
dopo una barzelletta.
Intanto il tempo scivola
dove non potrà più tornare
e la mia anima emigrante
non sa più dove stare.
GCP (Moto a Luogo 2010)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Da tempo meditavo su questa tua poesia. Comprendo, forse, cos'è l'altrove per una poetessa, ma io credo anche che l'altrove sia qualcosa di più vicino e concreto: il fascino, il mistero, l'incanto di una donna, la più straordinaria (e sporcata) creazione di Dio.
RispondiEliminaIl grillo