sabato 11 febbraio 2012

il mio racconto di San Valentino: "Chocolat"





CHOCOLAT
di GCP


“Toc toc… scusa il disturbo… sono Mara, la commessa della pasticceria.
Lavoro per un grande cioccolataio che sta sempre a miscelare cacao, pistacchi, nocciole e scorze di arancia. Sembra un mago. Anch’io sono diventata un’esperta: so distinguere sulla punta della lingua la percentuale di cacao di ogni cioccolatino. E mi incanto a guardare la fontana di cioccolato esposta in vetrina. A volte mi chiedo perché abbiano assunto proprio me, che divento rossa appena mi parlano. Mi sento fuori dal tempo, come le frasi che si trovano scartando i cioccolatini. Come le poesie che scrivo, quando sono triste come oggi. E’ San Valentino e io lo odio! Quest’anno il mio capo si è inventato i cuori rossi con il ripieno di cioccolato allo champagne. E io a confezionare i pacchetti! Quelli che purtroppo nessuno mi porterà. Mara, fammi fare bella figura! mi ha raccomandato una ragazza. Lei è uno schianto: con i capelli rosso fuoco, la mini e tutto il resto. La vedo sempre alla sera, quando torno a casa, mentre sale sulla moto del suo nuovo fidanzato.
A me tutti dicono di togliermi i soliti jeans troppo larghi, di mettermi le lenti a contatto, ma non mi va. Io sono così. E non voglio che qualcuno mi ami per quello che non sono. Forse ho letto troppe poesie d’amore dentro i cioccolatini. Ecco perché sono sempre sola.
Scusa se mi sono infilata dentro la tua torta al cioccolato. Mi licenzieranno sicuramente. Il fatto è che oggi ho voglia di fare una follia. La mia follia di San Valentino. Se esisti - e io so che Tu esisti - vieni qui.“
«Scusa, è tuo questo biglietto?» Un biondino entrò dentro “Chocolat” e, arrossendo, porse un foglietto macchiato di crema alla cassiera: una brunetta tutta ricci, con gli occhialini dalla montatura rossa, che si accingeva a chiudere il negozio.
La ragazza trasalì per un attimo, leggendolo, poi scosse la testa. «No, assolutamente. Dev’essere una trovata pubblicitaria: sai, oggi è San Valentino...Ora però devo chiudere. Avevi bisogno?»
Il ragazzo ripiegò il biglietto, deluso. «No, niente. Mi hanno fatto un regalo per il mio onomastico e ci ho trovato in mezzo questo foglio. Senti… come ti chiami?»
«Io? Uh…Sara!», farfugliò la brunetta, senza guardarlo negli occhi.
«E sei l’unica commessa, qui?»
«Che io sappia sì. Scusa, ma devo chiudere!» La ricciolina tolse la chiave dalla cassa e indossò il suo piumino rosso.
«E ti pareva!», sospirò il giovane, «Sarà stata la solita presa per i fondelli... Figuriamoci se esiste davvero una ragazza così dolce, che ama le poesie… La persona che vorrei incontrare da una vita. Mi sfotteranno fino a Pasqua. E magari pure tu. Che cretino! Scusa il disturbo.»
«Aspetta!», lo fermò la ricciolina. «Perché?», rispose lui, speranzoso. «Niente, ti è caduta la lettera!» e gliela porse, tremando come una foglia. Mentre gli sguardi dei due giovani si incrociavano, dalla cucina sbucò fuori il cioccolataio: «Mara, ma mi chiudi dentro? Va bene che scrivi le poesie e hai sempre la testa tra le nuvole!»
«Mara??» Le labbra del biondino si allargarono in un sorriso sconfinato, mentre la ragazza diventava rossa come un peperone.
«Scusi, vorrei fare un’ordinazione: è troppo tardi?»
Il ragazzo si diresse verso il banco: «Vorrei il cuore di cioccolato più grosso che avete!» L’uomo scosse la testa, perplesso. «Ma cos’è un poeta anche lei?», e gli consegnò l’ultimo che era rimasto. «Dai, stavolta offre la casa, che mi sembra di essere dentro una poesia anch’io, ma poi filate via, eh?»
Il biondino porse il cuore rosso a Mara e le sussurrò felice: «Buon San Valentino!»
«Poesie, poesie…», borbottò il cioccolataio, mentre i due si incamminavano mano nella mano. «Meno male che domani torna tutto alla normalità, che tutto sto dolce sta stomacando persino me!» Poi prese un cioccolatino a forma di Eros con arco e frecce e lo incartò per sua moglie. Proprio per non farlo andare a male”, mugugnò.
Però sorrideva.

                                                                                       FINE


Pubblicato oggi sul quotidiano di Piacenza “Libertà”. 




Nessun commento:

Posta un commento