mercoledì 20 luglio 2011
Mauro Corona vince il Premio Bancarella 2011
PONTREMOLI, Massa e Carrara — Mauro Corona ha vinto la 59esima edizione del Premio Bancarella. Il riconoscimento letterario assegnato dai librai e dai bancarellai di libri è stato assegnato domenica sera all’alpinista, scultore e scrittore di Erto per “La fine del Mondo Storto”. Il romanzo racconta di un mondo irreale – seppure possibile – in cui carbone, petrolio e energia non esistono più. “È pieno inverno, soffia un vento ghiacciato e i denti aguzzi del freddo mordono alle caviglie. Gli uomini si guardano l’un l’altro, hanno occhi smarriti e il terrore stringe i loro cuori. E ora come faranno?”.
Alla fine ha vinto Corona, ha vinto un romanzo dalle tinte cupe e austere che traccia i contorni di una realtà degradata, impoverita e rovinata, ovvero la nostra portata agli estremi. Un mondo “storto” per l’appunto. Il “padre-autore” presenta gli uomini nel momento in cui aprono gli occhi e si accorgono che il benessere conquistato, i loro oggetti meravigliosi e la tecnologia più all’avanguardia sono inutili rispetto ai bisogni primari. Circondati dal superfluo e privi del necessario, intuiscono che l’unica salvezza possibile è racchiusa nel sapere dei loro avi, una conoscenza ormai perduta, che pure rispettava la natura e dal lei dipendeva
Il libro del celebre alpinista scrittore, pubblicato nel 2010 da Mondadori, si è imposto sugli altri 5 finalisti raccogliendo 75 voti su 189. Ha superato di gran lunga “Non chiedere perché”, 45 voti, del giornalista Franco Di Mare, arrivato secondo e “Dictator. Il trionfo di Cesare” di Andrea Frediani 28 voti, terzo sul podio.
“La fine del Mondo Storto” ha vinto poi su “Lepanto” di Alessandro Barbero, arrivato quarto con 19 voti, su “Il romanzo dei Mille” di Claudio Fracassi che ha totalizzato 16 voti, e infine su “A piccoli colpi di remo” di Alberto Cavanna, che ha preso 6 voti.
Presidente della giuria 2011 a Pontremoli era lo scrittore Gianrico Carofiglio, che ha vinto il premio Bancarella nel 2005 con il volume “Il passato è una terra straniera”. Si è trattata di un’edizione tutta maschile e tutta italiana, senza donne né nomi internazionali.
(dal sito www.montagna.tv)
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