Appena tornata da Pescara, sono ancora intrisa dalle sensazioni bellissime che il premio SCRIVEREDONNA mi ha lasciato.
Senza nemmeno riflettere (come faccio sempre, incurante di refusi o ripetizioni; mi scuso con i miei amici, ma io sono fatta così), butto giù emozioni sparse che mi hanno suscitato tutte le persone calde, preparate, vibranti di passione per la vita e la cultura che ho incontrato al tavolo dei premianti.
Ricorderò a lungo le voci tremanti di tutte le autrici premiate, in un clima di bella e commossa partecipazione emotiva.
Il tutto in un premio riservato alle donne proprio alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza alle donne.
E' esploso il calore del mio Abruzzo anche in una cerimonia con tante persone importanti, intervenute nei loro ruoli istituzionali, ma capaci lo stesso di condividere sentimenti e grande umanità.
Ricorderò a lungo le voci tremanti di tutte le autrici premiate, in un clima di bella e commossa partecipazione emotiva.
Il tutto in un premio riservato alle donne proprio alla vigilia della giornata internazionale contro la violenza alle donne.
E' esploso il calore del mio Abruzzo anche in una cerimonia con tante persone importanti, intervenute nei loro ruoli istituzionali, ma capaci lo stesso di condividere sentimenti e grande umanità.
Io non sono riuscita quasi a parlare, cosa che mi capita di rado.
Non riesco a descrivere l'emozione che ho provato al pensiero che venisse premiata ( e in un contesto così prestigioso) una raccolta sulle mie radici proprio a pochi chilometri dalle cittadine natali dei miei nonni: Ortona e San Valentino.
Li ho sentiti entrambi molto molto vicini, come se fossero stati lì.
Non riesco a descrivere l'emozione che ho provato al pensiero che venisse premiata ( e in un contesto così prestigioso) una raccolta sulle mie radici proprio a pochi chilometri dalle cittadine natali dei miei nonni: Ortona e San Valentino.
Li ho sentiti entrambi molto molto vicini, come se fossero stati lì.
Dedico questo premio al Nonno Giuseppe, che non ho mai conosciuto, ma di cui porto con orgoglio nome e sangue abruzzese, e alla Nonna Ada, che ho perso da più di vent'anni, ma personaggio importantissimo, fondamentale, della mia vita.
Un grazie enorme alla giuria. Il pensiero che le mie poesie siano state lette e vagliate da Maria Luisa Spaziani, la più grande poetessa italiana vivente, candidata tre volte al Nobel, è per me un onore indescrivibile. Grazie a Nicoletta di Gregorio, straordinaria presidente di Tracce, ad Anna Maria Giancarli, donna di grande cultura e coraggio, a Marcia Teophilo, poetessa brasiliana, anche lei candidata al Nobel e grande donna di pace, pasionaria della foresta amazzonica, la "signora" degli Alberi.
E grazie a Daniela Quieti, da cui ho avuto l'onore di essere premiata, sensibilissima poetessa e bellissima persona.
E grazie a Daniela Quieti, da cui ho avuto l'onore di essere premiata, sensibilissima poetessa e bellissima persona.
Inutile dirlo, ogni volta che lascio l'Abruzzo piango sul treno... è una terra dove ogni volta lascio l'anima. Grazie, grazie di cuore a tutti.
Domani aggiornerò meglio il post!
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